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VILLA ADRIANA - AMBIENTE, MEDIA E PUBLIC AFFAIRS
2012- 2013 - Comitato “Salviamo Villa Adriana” contro la discarica a Corcolle, a 700 metri dalla fascia di rispetto imposta dall'Unesco.
Obiettivi
Il Comitato “Salviamo Villa Adriana” è un comitato nato spontaneamente tra i cittadini della zona di Villa Adriana e Tivoli per impedire la costruzione di una importante discarica di riufiuti a 700 metri dalla fascia di rispetto imposta dall'Unesco, e meno di 2 km dalla zona dove si trovano le rovine romane dell’imperatore Adriano, sito riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità
Il nostro contributo
Effeci Comunicazione ha sostenuto gli obiettivi del Comitato attivando tre diverse leve:
1- Individuare i contenuti e gli argomenti da comunicare per rendere più forte possibile la posizione del Comitato. L’approccio scelto è stato quello di una “comunicazione scientifico-oggettiva ” per quello che riguarda l’impatto ambientale della discarica, insieme a una “comunicazione di valore” per quello che riguardava l’impatto negativo sul patrimonio storico e culturale.
2- Coinvolgere persone autorevoli, influenti e opinion leader nella campagna. Sono stati coinvolti testimonial come Franca Valeri, Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio, Margaret Mazzantini, Adriano Celentano, Giorgio Albertazzi. Sono stati inoltre coinvolti enti ed istituti di ricerca.
3- Media relations: è stata data una potente e continuativa visibilità con i media nazionali e internazionali per 10 mesi alla battaglia per salvare Villa Adriana, tra passaggi tv, passaggi ai telegiornali, articoli su quotidiani nazionali e internazionali, social media. "Villa Adriana" è stata nelle top tweett mondiali.
Risultati
A seguito delle varie attività poste in essere da Effeci, l’attenzione sull’affaire discarica ha portato il Governo Monti vicino alla prima vera crisi.
I Ministri Clini (Ambiente) e Ornaghi (Beni Culturali) coinvolti con le attività di lobby hanno minacciato le loro dimissioni mentre il Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, Prof. Andrea Carandini, si è dimesso per protesta durante le more della vicenda.
A seguito di ciò il Prefetto Pecoraro si è dimesso e il Governo Monti ha incaricato il Prefetto Sottile di trovare una sede alternativa per la discarica: la zona San Vittorino – Corcolle è stata definitivamente scartata proprio sulla base dei parametri e dei dati che Effeci aveva individuato quali strategici per la comunicazione e che sono stati divulgati