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24/07/20 - DISCARICA CON VISTA SULLA STORIA DI ROMA

Il Sindaco di San Gregorio da Sassola delibera un impianto di trattamento di inerti accordando un cambio di destinazione d’uso, da agricolo ad industriale, per un terreno sfruttato da un consigliere comunale che ne ha diritto di enfiteusi.


Un nuovo progetto di discarica minaccia l’agro romano pretestino e la valle dei grandi giganti dell’acqua, a due chilometri dalla Villa dell’Imperatore Adriano. A San Gregorio da Sassola il consiglio comunale ha da poco approvato un progetto per un “impianto di messa in riserva e trattamento di rifiuti speciali non pericolosi di natura inerte”, come si legge nel testo discusso dall’assise.
Una discarica, quindi, che andrebbe a prendere il posto di oltre tremila ulivi e vigne in uno dei pochi scorci ancora incontaminati dell’agro romano antico. Tra i grandi ponti degli acquedotti romani, quindi, finirebbero “rifiuti speciali non pericolosi”.
A schierarsi contro questo nuovo progetto sono Salviamo Villa Adriana e associazione Ponte Lupo, due realtà che in passato hanno già lottato contro le discariche che minacciavano l’area di San Vittorino e la villa di Adriano. “Questo è un progetto scellerato - commenta Urbano Barberini, portavoce e presidente delle due realtà -, che rischia di distruggere un’area tanto splendida quanto fragile. La discarica distruggerebbe un sistema di agriturismi, agricoltura biologica e percorsi tra gli acquedotti che si sta costruendo e che potrebbe assicurare il futuro dell’economia di queste zone”.
Una scelta ancor più incomprensibile perché il sindaco di San Gregorio da Sassola, Franco Carocci, non più tardi di dicembre scorso firmava, nell’ambito dell’iniziativa organizzata dall’associazione Alleanza Prenestina presso il castello di Passerano, un protocollo d’intesa per la tutela e la valorizzazione dell’agro romano. “Questa parte di agro romano è cruciale - prosegue Barberini, già promotore da assessore alla Cultura del comune di Tivoli del progetto di Distretto turistico tra i municipi di Subiaco, Tivoli e Palestrina - per il costituendo Distretto, una grande opportunità per rilanciare tutto il nordest romano”.